Meno Stato o più Stato?
Abbiamo vissuto un lungo periodo in cui l’idea dominante era quella del “meno Stato e più mercato”. I molti insuccessi della politica, il cattivo funzionamento della pubblica amministrazione hanno rafforzato l’idea che meno si interviene per modificare le scelte private e meglio è. La dottrina oggi prevalente sostiene che per uscire dalla Crisi e tornare…
Il rischio della svalutazione del lavoro
Il lavoro è il tema centrale specie per una forza di sinistra, per cui l’interesse a seguirne le vicende anche mese dopo mese è pienamente giustificato. Così facendo si rischia però di perdere la visione di fondo, attribuendo al governo attuale – e a quelli che lo hanno poco prima preceduto – ora i meriti,…
Occupiamoci anche del capitale
Se dovessi esprimere una opinione sintetica sulla dinamica occupazionale degli ultimi due anni userei la parola “sorpresa”. Sorpresa per l’aumento che innegabilmente vi è stato e che era, a mio avviso, assolutamente inatteso e non rispondente alle regole normali di un’economia che dopo una lunga crisi torna a crescere. La seconda parola, però, è “sospetto”:…
Quale modello di sviluppo e quali ricadute sul mondo del lavoro
E’ forse giunto il momento di anteporre alle sterili diatribe su quanti occupati in più o in meno ci sono una seria valutazione sulle caratteristiche del modello di sviluppo che sta seguendo il nostro paese e sulle sue ricadute sul mondo del lavoro. Naturalmente attribuirsi – come fanno alcuni leader politici – i meriti dei…
La discussione che segue (sui dati ISTAT)
La discussione che segue l’uscita mensile dei dati sul mercato del lavoro rischia di diventare stucchevole, o se vogliamo talmente prevedibile che potremmo già oggi scrivere i commenti relativi alle prossime uscite, con tanto di firma. Tra i tanti dati che ISTAT fornisce è sempre possibile trovarne qualcuno che mostra segnali di miglioramento (e allora…
Aumentano i lavoratori, ma peggiorano le condizioni di lavoro
La recente uscita relativa ai dati di Luglio segnerebbe il raggiungimento di una traguardo simbolico: siamo tornati a superare i 23 milioni di occupati . Essendo il dato sull’occupazione un importante indicatore per il suo doppio risvolto – economico e sociale – l’enfasi con cui si sottolinea questo risultato può ritenersi in parte giustificata: del…
Occupazione e disoccupazione: Per una lettura corretta dei dati Istat
L’incipit dei due ultimi comunicati stampa dell’ISTAT sull’occupazione e disoccupazione in Italia sono di per sé esplicativi di come si debbano leggere le statistiche congiunturali: Comunicato del 3 luglio: “A maggio 2017 la stima degli occupati cala dello 0,2% rispetto ad aprile (-51 mila unità)…” Comunicato del 31 luglio: “A giugno 2017 la stima degli…
Ridurre le tasse o rilanciare gli investimenti pubblici?
L’idea di Renzi di ritornare a Maastricht, fissando una soglia al deficit pubblico attorno al 2,9% contiene tutta una serie di ipotesi che è bene esplicitare. Non vi è dubbio che l’obbligo del pareggio di bilancio costringa il paese ad una politica di austerity che non è conciliabile con la crescita; dovremmo vivere in una…
Uno spettro s’aggira per l’Europa (ma ancora più in Italia)
Caffè Bloomsbury, economista keynesiano, commenta per L'Argine i dati ISTAT sull'occupazione e la disoccupazione in Italia resi noti ieri.
Governare l’impoverimento: un compito difficile
Verità e conflitto sono due aspetti richiamati nel dibattito su Machiavelli ospitato in queste pagine. Proviamo allora ad applicarli alla attuale situazione del paese. La verità vorrebbe che si ricordasse una volta per tutte che questo paese è destinato ineluttabilmente ad impoverirsi per colpe che non vanno cercate nell’Euro o nelle masse di immigrati che…