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Chi è il portoghese Mário Centeno, il nuovo presidente (socialista) dell’Eurogruppo

Traduzione dell’articolo di Paul Ames, pubblicato su Politico con il titolo “How Eurogroup’s ‘Cristiano Ronaldo’ got to captain the team” (4 dicembre 2017).

Il programma comico portoghese “Donos Disto Tudo” ha recentemente scherzato sul decollo della reputazione, in casa e all’estero, di Mário Centeno.

Uno sketch vedeva il ministro delle finanze alle prese con una serie di offerte di lavoro: la richiesta da parte della NASA di guidare una missione su Marte, l’invito a interpretare il protagonista di una telenovela, quello a partecipare al concorso di bellezza brasiliano “Miss Bumbum”, oppure quello di unirsi a Lionel Messi nell’attacco del Barcellona.

Non è il Miss Bumbum, ma nel mondo reale, lunedì, Centeno è arrivato primo nella corsa per diventare presidente dell’Eurogruppo […].

Il 13 gennaio, Centeno diventerà il primo politico proveniente dal sud Europa a ricoprire questa carica e il primo di uno dei paesi costretti al bailout dalla crisi economica.

Nella sua prima conferenza stampa a Bruxelles da presidente eletto, Centeno si è impegnato abbastanza per schivare le domande difficili. “Non mancano le idee su queste questioni, per promuovere una crescita inclusiva e una prosperità che potrebbe mettere fine a un periodo che è stato molto difficile per l’Europa”, ha risposto quando gli è stato chiesto se sperava di mettere fine all’austerità.

La sua elezione […] è degna di nota, vista l’ansia dell’establishment di Bruxelles quando il governo socialista portoghese – di cui Centeno fa parte – è andato al potere due anni fa con l’appoggio del Partito Comunista e del radicale Blocco di Sinistra.

Ai tempi, la promessa di Centeno di “voltare pagina” sull’austerità aveva attirato paragoni con Yanis Varoufakis, che ha lottato, perdendo, contro l’Eurogruppo durante il suo breve, ma rumoroso, periodo come ministro delle finanze della Grecia all’inizio del 2015.

Centeno, tuttavia, si è attenuto al suo piano di portare l’economia portoghese verso una ripresa robusta, rispettando però le regole finanziarie dell’eurozona.

Questo equilibrio ha sia consolidato l’appoggio degli alleati di sinistra del governo, sia conquistato le lodi dei falchi dell’austerità di Bruxelles. A maggio, il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, ha soprannominato la sua controparte portoghese “il Cristiano Ronaldo dell’ECOFIN”, dando il via a speculazioni sul fatto che era destinato alla presidenza dell’Eurogruppo.

Sotto il controllo di Centeno, la disoccupazione in Portogallo è stata più che dimezzata, arrivando all’8,5% – una percentuale inferiore alla media dell’eurozona. Secondo le previsioni, la crescita arriverà al 2,6% quest’anno – numero che va comparato allo 0,9% del 2014, quando il paese iniziò a uscire dalla recessione.

Al contempo, il deficit quest’anno ha raggiunto il minimo storico dal 1974, quando il Portogallo diventò una democrazia – l’1,4%. A maggio, la Commissione Europa ha rimosso, per la prima volta dal 2009, il Portogallo dalla blacklist per il deficit.

Annunciando la sua candidatura, giovedì scorso, Centeno ha dichiarato che avrebbe cercato di portare a livello europeo il mix di crescita e rigore del Portogallo.

La recente esperienza portoghese – ha detto ai giornalisti, a Lisbonaha dimostrato che è possibile, in Europa, allineare gli obiettivi di stabilità fiscale con una crescita che generi impieghi di qualità”. […]

Centeno, 50 anni, è nato e cresciuto nell’Algarve, regione meridionale del Portogallo, dove suo nonno aveva un ristorante rinomato per la sua seppia fritta in nero – un piatto che, dicono gli amici, il ministro riproduce con stile.

Trasferitosi a Lisbona all’età di 15 anni, Centeno ha studiato economia e matematica applicata. Ha ottenuto un dottorato ad Harvard prima d’iniziare a lavorare come economista presso la Banca del Portogallo nel 2000.

In vista delle elezioni del 2015, che li hanno poi visti andare al potere, il leader socialista António Costa ha chiesto a Centeno di occuparsi della stesura del programma economico del partito.

La sua zazzera di capelli grigi, il suo sorriso pieno di denti e la sua tendenza a ridacchiare sono una manna per i caricaturisti, ma a parte la sua immagine rustica, Centeno è rinomato per il suo approccio razionale e matematico.

Quando era uno studente, Centeno giocava a rugby per la Facoltà di Economia. È rimasto un tifoso devoto del club calcistico Benfica e, quando l’anno scorso il Portogallo ha vinto gli Europei, si è presentato all’Eurogruppo indossando una sciarpa con i colori nazionali.

La possibilità della sua elezioni alla presidenza dell’Eurogruppo ha dominato i media locali. È stata presentata come un trionfo diplomatico per il governo Costa dopo la nomina dello scorso anno di António Guterres a segretario generale dell’ONU.

Il sostegno in casa, tuttavia, non è unanime.

I detrattori dicono che Centeno è stato fortunato – ha cavalcato l’onda della ripresa a livello europeo, che ha aumentato l’export, gli investimenti e il turismo; e ha raccolto i frutti delle impopolari misure di austerità applicate dal precedente governo di centro-destra.

A sinistra, ci sono lamentele sul fatto che Centeno avrebbe implementato misure di austerità camuffate, ritardando i pagamenti destinati ai servizi pubblici. A destra, è invece accusato di non essere riuscito ad approfittare di condizioni economiche più rosee per introdurre riforme che rafforzino l’economia.

Tutto questo, però, non ha intaccato il suo sostegno popolare.

Visto da molti come il capo architetto della ripresa, Centeno va forte nei sondaggi d’opinione, che lo indicano – già da prima del suo nuovo ruolo – come il ministro più conosciuto e più apprezzato del paese.

(Foto di copertina: Mário Borga / Expresso)

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