Il programma di LeU sul fisco: venti miliardi di tasse in meno ai più deboli
La ricetta di Leu sul fisco: 20 mld di tasse in meno a fasce medio-basse. Con la lotta a evasione recupero di 30 miliardi. Via Imu e bollo. Si a un’imposta di equità. La presentazione presso il comitato di Liberi e Uguali, in via Arenula, presenti Pietro Grasso, Pierluigi Bersani, Maria Cecilia Guerra e Giulio Marcon.
“Quello di Leu – spiega Pietro Grasso – è un programma molto ambizioso che vuole rilanciare il Paese e si basa sulla lotta all`evasione fiscale, il rilancio degli investimenti e sull’alleggerimento dell’Irpef per i redditi medio bassi e per le imprese“.
Via, dunque, spiega la senatrice Maria Cecilia Guerra, Imu, bollo, imposte sul capitale per fare spazio a “un’imposta sul patrimonio unica” e fare in modo così che ci sia “un’imposta su tutti i redditi, un’imposta d`equità“. “Trenta miliardi ogni anno dalla lotta all’evasione – aggiunge – che servono a ridurre di 20 miliardi l`Irpef per i redditi medio bassi attraverso una revisione degli scaglioni“.
Liberi e Uguali, presentando la proposta economica per la prossima legislatura, lancia, dunque, l'”imposta di equità“, una sorta di patrimoniale sui redditi che sostituirà l’Imu e le attuali tasse da redditi da capitale. “A parità di gettito – dice Maria Cecilia Guerra – redistribuiamo l’onere in modo progressivo sul patrimonio con un’aliquota massima dell`1%. Viene escluso il patrimonio dei contribuenti medi, che sono circa la metà“. Per Bersani “si tratta di una coraggiosa riorganizzazione del sistema fiscale non un banale aggiustamento, una progressività anti-flat tax che dà sostegno a chi fa investimenti e lavoro. Sostituisce le patrimoniali che già ci sono e introduce equità, include la metà dei contribuenti, chi è sotto la media non paga niente“. “Del resto – scherza – i miliardari non puoi trattarli come straccioni perché poi si offendono“.
“LeU – sottolinea Giulio Marcon – propone una seria riorganizzazione fiscale nel senso della progressività e dell`equità per fare in modo che vi siano risorse per investimenti pubblici nel settore del welfare e della spesa sociale“. Per quanto riguarda la patrimoniale, Marcon sottolinea come non si tratta dell’introduzione di una nuova tassa ma di una “imposta di equità” che cancellando alcune imposte che già esistono punta a introdurre “un principio di equità e progressività in favore dei redditi medio-bassi“.
“La nostra proposta base – conclude Maria Cecilia Guerra – è rilanciare gli investimenti a partire da quelli pubblici e che hanno una capacità di incidere sulla crescita tre-quattro volte superiore di quella che possono avere agevolazioni fiscali e bonus“.
Al primo punto del programma sul fisco, ribadisce Maria Cecilia Guerra, “la riduzione di imposte per chi le paga“, pensando a “una seria proposta di contrasto dell`evasione fiscale, che può portare al recupero di 30 miliardi ogni anno“. Con questi soldi che si recuperano, aggiunge, si punta a “revisionare le aliquote, con sgravio ai ceti medi, mentre 10 miliardi vanno a sostegno delle imprese”