Il socialismo conquista gli adolescenti americani
Traduzione dell’articolo di Rebecca Stoner pubblicato su In These Times con il titolo “Behind the Explosion in Socialism Among American Teens” (14 febbraio 2018).
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TAMPA, FLORIDA. In una classe illuminata dalle luci a neon con manifesti fatti a mano che coprono un intero muro, circa quindici studenti del liceo recitano le parole della rivoluzionaria nera Assata Shakur: “È nostro dovere combattere per la nostra libertà. È nostro dovere vincere. Dobbiamo amarci e sostenerci l’un l’altro. Non abbiamo nulla da perdere se non le nostre catene”. Con qualche risolino imbarazzato, le ripetono una, due, tre volte, guidati da Pamela Gomez dell’Hillsborough Community Protection Coalition, un’alleanza di gruppi progressisti locali, in visita in veste di oratrice.
Questi studenti sono una parte dei circa quaranta membri della sezione dei Giovani Socialisti Demoratici d’America (Young Democratic Socialists of America – YDSA) della Blake High School. Questo liceo di Tampa conta 1.697 studenti, la maggioranza dei quali sono neri o latino-americani, e la sezione dei YDSA riflette questa composizione demografica. La sezione ha anche un’alta concentrazione di studenti LGBTQ, che compongono la maggioranza del gruppo.
La sezione è stata un’idea di Graham Shelor (17 anni). Magro e dai capelli biondi, un ballerino di danza contemporanea e un organizzatore, Shelor è cresciuto in una famiglia “abbastanza di sinistra” ma è rimasto deluso dal partito Democratico durante le elezioni del 2016. […]
La sezione della Blake è legata all’esplosione d’interesse giovanile nei confronti del socialismo che ha portato alla recente crescita, impressionante, dei YDSA, che negli ultimi due anni hanno visto i loro numeri quintuplicarsi, con 130 sezioni e comitati organizzativi. E dal 2015 l’età media dei membri dei Socialisti Democratici d’America (Democratic Socialists of America – DSA) è scesa dai 64 ai 30 anni.
I membri dei YDSA devono avere meno di 31 anni e solitamente sono affiliati con una sezione di un’università o di un liceo. Le sezioni universitarie sono in un rapporto 10 a 1 rispetto a quelle dei licei. […] Le sezioni sono parecchio autonome: nonostante molte lavorino con le sezioni locali dei DSA, non sono costrette a farlo. Spesso si concentrano su questioni lavorative legate ai giovani e all’università, come i neolaureati che si organizzano o combattono la privatizzazione del personale nelle università pubbliche. I YDSA della Blake hanno manifestato a sostegno di un aumento, promesso da tempo, degli stipendi per i loro professori.
L’incontro inizia con gli annunci delle prossime manifestazioni, come fare campagna per la Medicare for All con i DSA di Tampa. Poi un invito a unirsi alla Hillsborough Community Protection Coalition per fare campagna per Black Lives Matter, i diritti degli immigrati e la giustizia ambientale.
Per la co-presidente Kayla Ginty (16 anni), i YDSA sono più che un tramite per le azioni politiche: l’hanno, infatti, portata a mettere in discussione le convinzioni politiche ereditate dalla sua famiglia e a definire la sua identità politica adulta.
“Ci sono molti miti su che cos’è il socialismo”, dice Ginty. “Il liceo è il momento perfetto per iniziare a formarci. Siamo la prossima generazione di elettori. Non possiamo continuare a fare affidamento sugli adulti”.
“Quando la crisi [finanziaria del 2008] ha colpito, penso che molti giovani ne abbiano vissuto l’impatto sulla propria situazione familiare”, dice la co-presidente del Comitato di coordinamento nazionale dei YDSA, Michelle Fisher (20 anni). “I loro genitori sono stati licenziati, le loro famiglie sono state sfrattate e, quindi, avevano bisogno di poter fare qualcosa per questa situazione”.
Durante le primarie del 2016, due milioni di persone under 30 – l’età per i YDSA – hanno votato per Bernie Sanders, più di quanti abbiano votato per Hillary Clinton (777.000) e Donald Trump (830.000) messi insieme. Uno studio dell’Institute of Politics della Harvard University rivela che solo la minoranza – il 42% – dei millennial supporta il capitalismo.
C’è una credenza popolare che i giovani con posizioni politiche radicali tendano a trasformarsi in conservatori di mezza età. Uno studio del 2014 di alcuni scienziati politici della Columbia University, tuttavia, ha scoperto che “gli eventi politici avvenuti durante l’adolescenza e i primi anni nell’età adulta di un elettore, soprattutto attorno ai 18 anni, sono enormemente importanti nella creazione di preferenze di parte a lungo termine”.
Per gli studenti dei YDSA della Blake High School, gli eventi politici “enormemente importanti” dei loro anni formativi includono una campagna delle primarie sorprendentemente di successo per Bernie Sanders, i fallimenti elettorali del partito Democratico e l’ascesa di Trump. Sullo sfondo di questi eventi, l’aumento esponenziale dei debiti studenteschi, un mercato del lavoro tetro, un declino significativo della mobilità sociale e i primi shock di un cambiamento climatico causato dal modello capitalista.
“La nostra generazione – commenta Fisher – è molto politicizzata perché siamo costretti a esserlo”.
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Foto: Democratic Socialists of America su Facebook