Rossi: «Costruire il Partito della sinistra, per riequilibrare il rapporto tra lavoro e capitale»
«Credo ci sia bisogno di un nuovo partito della sinistra in Italia, che guardi ad un elettorato ben più ampio di quello raccolto da Leu. E deve essere una sinistra radicale e di governo, non estremista né gruppettara. Con un programma forte di cambiamento. Come primo punto investimenti e ancora investimenti per il lavoro, poi sanità, scuola e stato sociale, e per cui sia fondamentale la ricostruzione di un sistema di diritti dei lavoratori lottando contro il precariato. Non c’è bisogno di inventare cose nuove. Io sono ottimista. Le persone di sinistra hanno bisogno di sognare una società diversa, dove la sinistra si ispira al socialismo o alla dottrina sociale della Chiesa».
Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, è stato intervistato da Mario Neri del Tirreno. Si è parlato di sinistrra e della sua ricostruzione. “La sinitra si ricostruisce – dice Rossi – anche stando un pò all’opposizione. Ha bisogno di ritrovare il suo pololo“. E’ un popolo che, secondo Rossi, il Pd e anche Liberi e Uguali hanno tradito “rinunciiando a rappresentare gli strati più bassi, i deboli, diventando forze politiche delel elite“. La gente, prosegue Rossi, ha assimilato Liberi e Uguali al Pd e a rappresentare LeU è stata un “classe politica troppo esposta“. Per questo, “la sinistra ha certamente bisogno di una nuova generazione e di un processo di costruzione“.
Secondo il presidente della Toscana, cofondatore di Articolo Uno – MDP, il nome del nuovo partito della sinistra dovrebbe essere «Partito del Lavoro», perchè «oggi il problema di fondo è riequilibrare il rapporto fra lavoro e capitale».
«La sinistra – spiega Rossi – si è smarrita con il democraticismo di Blair, quando il Pd ha abbracciato il neoliberismo, la globalizzazione e le politiche del rigore. Le parole e i valori di sinistra sono ancora attuali. La via da percorrere non è facile ma è l’unica se non vogliamo che rancore e protesta si esprimano attraverso forze che si qualificano né di destra né di sinistra o parlando bene di Orban o Putin».
Dopo la pesante sconfitta del 4 marzo di Pd e LeU, «per ricostruirsi la sinistra ha bisogno di stare all’opposizione, andando nei quartieri e nei posti di lavoro».
«Per ripartire – aggiunge Rossi – si deve promuovere una alleanza, una coalizione democratica e sociale con i partiti di sinistra, quelli di centro che guardano a sinistra e con le forze sociali e civiche. E insieme costruire un programma. Ma attenzione, il partito del lavoro deve stare fuori dallo schema dell’Ulivo. E l’idea del Lingotto, di un partito a vocazione maggioritaria è fallita».
Uno schema, quello suggerito da Rossi, valido innanzitutto per la Toscana: «Se lavoriamo così e ci sottrarremo alle logiche personalistiche possiamo non perdere la Toscana, non consegnarla ai populismi».
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Foto in evidenza: Enrico Rossi, presidente della Toscana e cofondatore di Articolo Uno – MDP