Spagna, PSOE. Più potere decisionale ai militanti
Traduzione dell’articolo di Elsa García de Blas pubblicato su El País con il titolo “Sánchez cambia el modelo de partido para ganar poder interno ante las federaciones” (12 febbraio 2018).
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Pedro Sánchez ha fatto la sua scommessa per un nuovo PSOE, con un cambio drastico della forma partito che dà più potere ai militanti e lo sottrae agli organi di rappresentanza. Il leader socialista, eletto nuovamente segretario generale nel maggio del 2017, con il sostegno della base, si serve delle consultazioni con i tesserati – che potrà convocare su qualsiasi tema – per eludere il potere delle federazioni. Il suo esecutivo potrà convocare consultazioni in qualsiasi territorio, contro il criterio dei baroni locali, che potranno essere costretti a sottoporsi a primarie.
I militanti del PSOE conquistano quindi un grande potere decisionale a scapito degli organi di rappresentanza del partito. La base dovrà decidere obbligatoriamente e in maniera vincolante sui due temi principali per una formazione politica: gli accordi di governo a qualsiasi livello e l’appoggio a una formazione politica diversa dal PSOE. In questo modo, la commissione di gestione (la cosiddetta “gestora”, n.d.R.) non avrebbe mai potuto decidere autonomamente, senza il voto dei militanti, che il PSOE si astenesse per permettere al PP di formare il governo. Solo la base, quindi, potrà decidere che il segretario generale venga rimosso dal suo incarico, diversamente da quanto accaduto a Sánchez quando si dimise metà del direttivo del partito nel 2016. Secondo il nuovo testo che regola il funzionamento interno del PSOE, Sánchez potrà imporre ai baroni consultazioni nei loro territori.
Queste sono le misure più importanti del testo di 558 articoli, che deve essere ancora ratificato dal comitato federale di sabato.
La base decide sui patti di governo e se dare o meno l’appoggio a un altro partito. Il regolamento stabilisce che le consultazioni obbligatorie e vincolanti sono due: per ratificare gli accordi di governo a tutti i livelli – nazionale, autonomo o municipale – a cui parteciperà il PSOE e per appoggiare un altro partito. Non c’è una partecipazione minima. […]
Il partito federale può convocare consultazioni vincolanti a qualsiasi livello territoriale. “Il Comitato esecutivo federale, consultato il Comitato esecutivo regionale o nazionale, potrà decidere se celebrare una consultazione con la militanza in un determinato ambito territoriale, nei casi in cui il tema non ricada sotto le consultazioni obbligatorie ma abbia comunque una rilevanza politica”, recita l’articolo 479 del regolamento. I baroni possono convocare le consultazioni nei propri territori, però sempre con l’autorizzazione dell’esecutivo di Sánchez. Inoltre, il partito federale ha l’ultima parola sulla richiesta di qualsiasi consultazione a qualsiasi livello territoriale […]. Il 20% dei militanti di qualsiasi territorio può proporre che si tenga una consultazione.
Il 40% dei militanti può costringere un presidente di un’autonomia a fare le primarie. Finora, come regola generale, non si celebravano primarie nei territori dove il presidente era socialista. Adesso, si potranno tenere se lo deciderà il comitato territoriale o lo chiederà il 40% dei militanti di quella autonomia. Il livello federale può costringere i presidenti e i sindaci ad aprire le primarie anche ai simpatizzanti.
La direzione potrà cambiare le liste elettorali proposte dai militanti. I militanti potranno eleggere direttamente i segretari generali di tutti i livelli territoriali e un terzo dei membri del comitato, così come tutti i delegati del congresso federale. L’unico punto in cui il loro potere viene limitato è nell’elaborazione delle liste elettorali. La base proporrà i candidati, tuttavia […] in questi casi gli organi di direzione del PSOE manterranno la facoltà di decidere la composizione delle liste.
Le dimissioni del segretario generale potranno essere decise solo dal voto dei militanti.
I candidati alle primarie dovranno abbandonare i propri incarichi organici durante il processo. L’obiettivo è impedire che utilizzino la loro visibilità e il loro peso politico per ottenere un appoggio maggiore durante le elezioni. Il segretario generale non è escluso da questa norma e dovrà a sua volta dimettersi dalla propria carica nel caso volesse presentarsi per la rielezione. […]
C’è l’obbligo di far partecipare i simpatizzanti solo per l’elezione del candidato a presidente. I simpatizzanti voteranno il candidato alla presidenza e possono partecipare alle elezioni del capolista nelle elezioni delle autonomie e municipali (a partire da 50.000 abitanti) solo se lo decidono gli organi di partito. […]
Limite dei mandati. Tutti gli incarichi organici e istituzionali del PSOE cessano dopo tre mandati consecutivi, a esclusione dei presidenti e dei sindaci in carica e con eccezioni stabilite dall’esecutivo federale.
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Foto di copertina: Pedro Sánchez (di Miguel Lorenzo)