Luigi Pizzolo in “Mambo italiano”
Io il mambo non lo ballo, ma lo leggo. Quotidianamente. “Mambo” è, infatti, la rubrica di Peppino Caldarola su “Lettera 43”. Non so quanti siano i lettori del quotidiano on line ma spero, pochi o tanti che siano, che tra questi ci siano i dirigenti, i referenti, di ART. 1, di Campo Progressista, di Sinistra…
Luigi Pizzolo: L’abbaglio di una domenica di mezza estate
Sono un fedele lettore de “la Repubblica” da quasi trent’anni. Anche quando Eugenio Scalfari abbandonò la direzione del quotidiano, ho sempre letto con interesse il suo “fondo” domenicale. Spesso ho condiviso le sue posizioni, alcune volte meno, ma ho sempre apprezzato la sua capacità di analisi, sempre approfondita e motivata e mai superficiale. Per questo…
Luigi Pizzolo: Finchè la barca va
Lunedì 9 aprile 2001. A Firenze si disputa l’incontro di calcio Fiorentina – Roma. Il giorno della settimana scelto è inusuale, ma l’allora prefetto del capoluogo toscano, Achille Serra, decide così perché è altissimo il rischio di scontri tra le due tifoserie, storicamente rivali, ma la cui rivalità è accentuata dal fatto che in quella…
Luigi Pizzolo: Oltre il giardino
Lo confesso, mi sento un po’ come Chance, il giardiniere magistralmente interpretato da Peter Sellers. Dopo una vita passata nel rassicurante recinto del “Partito”, la nuova avventura la vivo con un misto di entusiasmo e apprensione, senza l’ingenuo disincanto di Chance. Costruire praticamente da zero un nuovo e ambizioso contenitore politico, è operazione sì entusiasmante…
Io, il chiaro e l’oscuro
Io sono uscito dal PD perché ero stanco di litigare con mio figlio. Mi sentivo obbligato, per lealtà e disciplina, a difendere l’indifendibile: riforma del mercato del lavoro, riforma della scuola, bonus vari. Io sono uscito dal PD perché sentivo che era giunto il momento di emendarmi da un errore politico e storico degli anni…
Giuliano di Nazareth
Il dubbio inconfessabile che serpeggia tra coloro che hanno dato vita ad Art. 1 – MDP è: non è che credevamo di aver trovato il Messia e ci ritroviamo Giuda? Il bacio c’è, beneficiaria Maria Elena Boschi. Altri indizi? Una presunta ambiguità su alcune scelte politiche che tardano a manifestarsi in maniera chiara e netta,…
Qualunquemente
Il mio mestiere, notoriamente, non è quello del giornalista. Pur divertendomi (molto) a scrivere ed essere onorato di farlo per “L’Argine”, ho comunque il dovere intellettuale, se non professionale, di aggiornarmi e di studiare ciò di cui scrivo. E così ho dovuto sorbirmi, oltre che le tre mozioni congressuali del PD, anche ampi stralci del…
Scusate il ritardo
Probabilmente aveva ragione Massimo Giannini, occorreva avere più coraggio e farlo prima. Uscire, intendo. Quando la Direzione del PD, ad esempio, votò una legge di riforma del mercato del lavoro che non prevedeva i licenziamenti collettivi, o una proposta di legge elettorale senza capilista bloccatoli e premio di coalizione e, invece, ci siamo ritrovati a…
Genova per noi
E anche Genova è andata. Insieme a Pistoia, Carrarra e altri “roccaforti rosse”. Provare ad analizzare le cause di una sconfitta, soprattutto a caldo, è esercizio complicato e difficile: la tensione e l’emotività del momento, prendono inevitabilmente il sopravvento sulla lucidità che deve (dovrebbe) guidare la ragione. Per quanto possa sembrare assurdo, Renzi ha già…
Salvate il soldato D’Alema
Massimo D’Alema è un uomo che anima passioni e sentimenti contrastanti. Lo si ama (politicamente) o lo si odia. La statura dell’uomo politico non è messa in discussione da nessuno ed emerge non solo in relazione al livello piuttosto basso dell’attuale classe dirigente nazionale, ma come fatto oggettivo. E’, forse, incapace di rapporti pienamente empatici…
Quel trend … chiamato desiderio
Una certezza: chi è uscito perdente da questo primo turno di amministrative (parziali ma significative per quantità), cercherà, ovviamente, di minimizzare la sconfitta adducendo la presunta scarsa attendibilità della consultazione in chiave politica. Una speranza: dopo le chiacchiere sui risultati, sarebbe opportuno iniziare a riflettere seriamente sul loro significato. Nel nostro piccolo, proviamoci sin da…
Il nome della cosa
In vista dell’appuntamento del prossimo primo luglio, a sinistra il confronto tra le varie “anime” interessate alla costruzione di un nuovo soggetto politico, una nuova “casa comune”, si fa animato e serrato. E’ certamente un fatto positivo che però mostra ancora un limite più volte denunciato: troppi nomi. Ci si interroga su chi potrà essere…