
Carpe diem, cogliere l’opportunità di essere protagonisti
La politica e i giovani. Due parole spesso affiancate, e che nonostante questo sembrano vivere sue due mondi paralleli, distanti, incompatibili.
La politica per i giovani è come la notte: se ci sei immerso dentro non vedi niente, è tenebrosa, sconosciuta. Per troppo tempo siamo rimasti dormienti, sono mancate generazioni intere, che non hanno saputo cogliere il richiamo dei loro coetanei, non da oggi, non da ieri, ma per anni ed anni è mancato il rapporto tra chi è già all’interno dell’associazioni partitiche e chi vive la realtà quotidiana. Come vivere in un grande palazzo, ed essere reclusi in una sola e relegata stanza.
Ecco allora che quei tre giorni a Marina di Pisa (#Aurora17) sono stati una vera alba. E non parlo da attivista politico, da iscritto ad un partito, da chi la politica la mastica, anche se non da molto con un minimo di esperienza: questo è il sentimento raccolto da chi ha toccato per la prima volta la partecipazione, il significato di essere parte attiva di un profondo cambiamento della società nella quale viviamo.
Sono state messe in campo proposte, idee, valori, sono stati rimarcati e celebrati. È stata data importanza a concetti fondamentali, appannaggio di pochi e di interpretazioni sbagliate.
Quelle assemblee, quei di tavoli di lavoro, quei momenti di confronto sono stati l’essenziale occasione per dare inizio alla costruzione di un nuovo progetto che non guarda al suo interno, che non è autoreferenziale, ma che sarà largo, inclusivo, aperto. Temi come il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, le questioni economiche, la rilevanza dell’Europa federale, il riavvicinamento stesso dei giovani alla politica attraverso nuove forme di comunicazione, nuove esegesi di democrazia rappresentativa, spunti di riflessione importanti a cui hanno potuto, saputo e necessariamente dovuto contribuire tutti.
E ai quali anche domani si chiede aiuto, ai quali domani chiederemo di fare politica. Siamo un luogo d’ascolto per un’approfondita, seria e grande elaborazione politica.
Chiara, aggressiva, forte, presente ma soprattutto di governo.
Innalzeremo una mobilitazione elettorale sulla base di quel che sarà, di ciò che vorremmo veder crescere e realizzarsi, sulla base di un progetto lungo e che non vuole stare nuovamente chiuso in una stanza, ma andare a vedere, sentire, ascoltare tutto il palazzo. Occuparlo.
Quindi carpe diem: cogliete l’attimo, cogliete l’opportunità per credere, per spendere forze ed energie, entusiasmo, passione, coraggio in un disegno che ci vede protagonisti. E per essere protagonisti dobbiamo esserci tutti, chi c’è già e chi ancora ci osserva da lontano, magari con dubbio, incertezza.
Dobbiamo, vogliamo, credetemi, saremo protagonisti della creazione di un’alternativa politica che ascolta ed influisce sulla società, che s’insinua e riempie il vuoto generato, che accende una torcia in mezzo al buio e corre verso l’aurora.