
Enrico Rossi all’assemblea di Liberi e Uguali: Per un umanesimo socialista
“Il nostro compito è quello di costruire un grande partito della sinistra a servizio del paese. Vorrei che fosse un partito che si ispira agli ideali del socialismo. Non per pensare a esperienze fatte ma ad un’idea a cui noi, che poniamo la questione sociale in questo secolo nuovo, ci riferiamo come idea motivante. Un socialismo che è un umanesimo e che si coniuga con la democrazia economica e rimuove gli ostacoli che “impediscono la piena liberazione e realizzazione della persona” come ci ha ricordato Piero Grasso”.
E’ uno dei passaggi dell’intervento di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, questa mattina all’Assemblea programmatica di Liberi e Uguali, a Roma.
Secondo il presidente della Regione Toscana, in questi anni “c’è stata la più grande operazione di trasferimento di rapporti di potere di forza e di ricchezza dal mondo del lavoro al capitale. E noi nasciamo per riequilibrare questa operazione”.
“Non siamo usciti dalla crisi – spiega Rossi – a prescindere da ciò che ci vuol dire questa macchina di propaganda che tutti i giorni sentiamo. La gente soffre ancora. Ci sono ceti popolari che non percepiscono certo l’aumento del Pil, che comunque è più modesto e tra i più modesti d’Europa. Il benessere non è arrivato a larghi strati di popolazione. E noi siamo convinti che occorre una svolta nelle politiche economiche e sociali e che l’obiettivo è di una crescita più sicura, più certa, più alta, più forte, socialmente e ambientalmente sostenibile. Che si può raggiungere solo con più giustizia sociale. La crisi deve diventare l’occasione per costruire nel paese più giustizia sociale”.
Nel corso del suo intervento il presidente della Regione Toscana ha ribadito che “Liberi e Uguali è la vera novità del panorama politico italiano” e che è una proposta alternativa “di fronte a partiti e dirigenti che hanno tutti quanti fallito. Da Berlusconi, a Renzi al Movimento 5 Stelle che non sa amministrare le nostre città”.
Rivolgendosi al Partito Democratico Rossi ha affermato: “Con il Pd siamo davvero in competizione. Vorrei chiedere ad un elettore del Pd e a tanti compagni: ma avete visto che dice Berlusconi? Cosa rispondete voi? Siete disposti a riallearvi con Berlusconi un’altra volta? Non abbiamo sentito parole chiare da parte vostra”.
Rispetto al Movimento 5 Stelle, invece, Rossi sottolinea: “Di Maio mi pare uno Zelig che ogni volta che si avvicina a qualcuno come un camaleonte cambia pelle e assume le idee e gli obiettivi di chi ha davanti. E vorrei porre una pregiudiziale costituzionale. Cari amici del Movimento 5 Stelle, i deputati non sono portavoce e qui c’è un discrimine democratico che differenzia le forze democratiche dalle forze che hanno una curvatura di carattere autoritario”.
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A seguire l’intervento integrale dal palco di Enrico Rossi.
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Nella foto: Enrico Rossi durante l’intervento allì’assemblea nazionale di Liberi e Uguali