A Giulianova è una giornata piena di sole e sarà anche per questo, per quella luce così intensa, che davanti alla sede della sezione da inaugurare di Articolo Uno, l’atmosfera è così gioiosa e gli occhi dei tanti presenti intrisi di quella luce; la luce della consapevolezza di aver ritrovato una casa. In questo clima, insieme al sindaco Francesco Mastromauro, all’europarlamentare Massimo Paolucci, al presidente della Toscana Enrico Rossi e ai tanti militanti presenti, abbiamo inaugurato la nostra sede, in via Trieste.
La sede di un partito, di un movimento è importante perché è il punto di ritrovo di tanti di noi, giovani e meno giovani. Ho ricordato che quando ero poco più di un ragazzo alla sezione andavo volentieri perché sapevo che c’era sempre qualcuno con cui parlare, confrontarsi, affrontare problemi e cercare soluzioni. Questo è Articolo Uno, un luogo ideale di incontro ma anche e soprattutto un luogo di discussione, di confronto, di studio e di attività concrete, una nuova casa per la sinistra, una sinistra di governo che vuole aggregare l’intero centrosinistra riappropriandosi dei valori socialisti che hanno ispirato l’Unione Europea. All’ingresso della sede la targa con su scritto Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista. Un grande applauso e un piccolo brindisi hanno accompagnato questo momento di festa.
Ma la giornata non è finita. Da via Trieste si riparte e, a piedi, verso il Kursaal (un bellissimo palazzo, a ridosso del lungomare, costruito negli anni venti del secolo scorso dallo stile composito, neoclassico e liberty, acquistato e restaurato dal Comune, sede oggi di mostre ed esposizioni), per un’assemblea pubblica. Un orario un po’ difficile, a quell’ora ancora si è al lavoro e la sala contiene oltre 300 posti a sedere; una sfida vera e propria! C’è già un gran movimento davanti, entriamo, la gente comincia ad arrivare, pian piano le belle poltroncine di colore rosso non bastano più, ci sono anche tante persone in piedi, straordinario!
La sala è strapiena un bel mix di giovani e meno giovani che ci conforta tutti. C’è da essere veramente contenti. Gli interventi si susseguono da parte nostra e del pubblico. C’è tanta attenzione, tanto interesse, tanti applausi soprattutto quando si parla di concetti e valori della sinistra che non solo negli ultimi vent’anni sono stati accantonati ma anche dimenticati. Di uguaglianza, di redistribuzione della ricchezza, di giustizia sociale, di cui la politica ormai non parla più da anni. Come si fa a scegliere di togliere l’IMU sulla prima casa a tutti, oppure a concedere benefici indifferenziati a chi ha un reddito di tutto riguardo e non concedere nulla a chi non ha nulla? Articolo Uno si propone proprio questo, cioè di parlare dei problemi che tutti i giorni le persone devono affrontare per aver diritto ad una vita dignitosa.
Sì, proprio così, la politica deve agire avendo a mente questo obiettivo. Su certi temi, come il lavoro, la scuola, la sicurezza, occorre essere anche “estremisti”, occorre determinazione per ottenere risultati accettabili. Occorre dare risposte al mondo del lavoro, ai giovani, agli ultracinquantenni che hanno perso il lavoro. Di questo in un partito si può almeno parlare, oppure no? Vogliamo applicare la Costituzione davvero e dare vita ad un sistema fiscale che sia progressivo per far si che ciascuno concorra al bene comune in proporzione al proprio reddito, al proprio patrimonio? Chi ha di più deve dare di più e chi ha meno deve poter contare su una vita dignitosa. Articolo Uno riparte dai territori, dai bisogni della gente e, soprattutto, dalla gente che ha più bisogno. Non possiamo permetterci di parlare del manifesto di Ventotene di Spinelli, Rossi, Colorni e Hirschmann senza, forse, averlo mai letto perché altrimenti non potrebbe sfuggire che questo manifesto ha ispirato la nascita di un’Europa socialista in cui chi si batte per il lavoro e i diritti non può essere lasciato solo!
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Nella foto di copertina: Il Centro congressi del Kursaal di Giulianova gremito per l’iniziativa di Articolo Uno – MDP con Enrico Rossi
