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La speranza del socialismo non muore

Un tributo di Enrico Rossi a Jo Cox. La deputata laburista inglese uccisa da un estremista della peggior destra nazionalista e xenofoba, legato ad ambienti neonazisti. Tommy Mair, questo il suo nome, ha aggredito Jo mentre stava facendo campagna contro la Brexit: le ha sparato e l’ha accoltellata, per quello che era, per quello in cui credeva. Jo Cox, eletta l’anno scorso nel collegio di Batley & Spen, era molto sensibile e impegnata sul tema dei diritti umani, numerosi i suoi interventi alla camera dei deputati su Siria e immigrazione. La sua attenzione era da sempre per gli ultimi, ancor prima di diventare una deputata: aveva infatti lavorato per Oxfam, Save the children, Freedom Fund e molte altre organizzazioni. La sua passione e il suo impegno sono ricordati da tutti nelle ultime ore, compagni di partito e colleghi in parlamento.
Si dice che chi ha compagni non muore mai, ed è vero. Ma è vero solo se c’è qualcuno pronto a portare avanti quelle idee. Il Partito Socialista Europeo è pronto, nonostante il momento di profonda crisi che sta attraversando, a scuotersi dal sonno che lo ha avvolto e a riscoprire le proprie origini con coraggio? Non solo per ricordare Jo, ma anche per salvare tutti noi.

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