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L’Argine mondo: Corbyn, aumenta il consenso nel Labour

MASSA E POTERE. DA SPONDA A SPONDA.

Regno Unito. Cresce il supporto per Jeremy Corbyn fra i membri del partito laburista, secondo un sondaggio pubblicato dal Times. Il 64% dei membri del Labour lo voterebbe di nuovo. A settembre lo aveva votato il 59.5%. (Politico)

Turchia. In discussione una legge per eliminare l’immunità parlamentare. Selahttin Demirtas dell’HDP, partito filo-curdo, denuncia che la legge rischia di essere utilizzata dal presidente Erdogan per colpire l’opposizione. (The Guardian)

Russia. Si dimettono tre direttori del gruppo RBC, del milionario Mikhail Prokhorov, avversario politico di Vladimir Putin e candidato contro di lui nel 2012. Ufficialmente le dimissioni sono legate al futuro del gruppo, ma dietro pare ci siano pressioni politiche su quella che è una delle ultime pubblicazioni indipendenti in Russia. (The Guardian)

Spagna. Nonostante gli accordi a livello locale, il PSOE di Pedro Sánchez tiene la linea sul no ad alleanze con Podemos. (El País)

Francia. La sua popolarità è in caduta libera, la riforma del lavoro è stata fatta passare saltando il voto del Parlamento, il paese è costantemente attraversato da scioperi e manifestazioni, la sua candidatura per un secondo mandato è incerta. Tuttavia François Hollande lancia la sua campagna preventiva, con lo slogan: «Le cose stanno migliorando». Politico giustamente si chiede: per chi? Forse per qualcun altro.

USA. Donald Trump attacca “da sinistra” Hillary Clinton prendendo in prestito alcuni temi di Bernie Sanders per conquistare l’elettorato democratico: alzare il salario minimo, aumentare le tasse per i più ricchi, la sicurezza nazionale, Wall Street e l’opposizione al libero commercio. (The New York Times)

DA ORIENTE A OCCIDENTE. GUERRA ED ECONOMIA.

Iraq. Altri tre attentati a Baghdad. Almeno 70 morti e più di 100 feriti. L’ISIS rivendica uno degli attacchi. (Al Jazeera)

Nagorno-Karabakh. Nuovi scontri nella regione autoproclamatasi indipendente dell’Azerbaijan, per una presunta violazione della tregua da parte degli armeni. (Al Jazeera)

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