Farage

L’Argine mondo: dopo Brexit, abbandona anche Farage

MASSA E POTERE. DA SPONDA A SPONDA.

Nigel Farage, il leader dello UKIP, si dimette dopo aver raggiunto l’obiettivo politico della Brexit. È la terza volta che si dimette da leader del partito, ma esclude di tornare per una quarta. Dopo Boris Johnson e David Cameron, un altro leader fautore o complice della scelta del Regno Unito di uscire dall’Europa, abbandona proprio nel momento in cui dovrebbe prendersi le responsabilità delle proprie azioni. (The Guardian)

Jeremy Corbyn offre ai parlamentari laburisti un ramoscello d’ulivo. In un editoriale sul Mirror afferma che vuole che il partito lavori assieme dopo la Brexit, perché questo è un periodo in cui il paese ha un grande bisogno di “leadership e di un piano chiaro“. L’obiettivo comune del Labour dev’essere l’opposizione ai Tory, senza spaccature interne. (Mirror)

Spagna. Il segretario del PSOE, Pedro Sánchez, condurrà da domani fino a venerdì, prima del comitato federale di sabato, incontri con tutti i segretari generali territoriali del PSOE per decidere la posizione da tenere di fronte al tentativo del PP di formare un governo. Tutti sono schierati per il “no” a Rajoy. Il vero dibattito sarà su come evitare di tornare alle urne. Il PSOE, se Rajoy non avesse abbastanza voti, potrebbe decidere di astenersi per permettergli di formare il governo. (El País)

Voto incerto in Australia. Il premier uscente, il quinto in 10 anni, il conservatore Malcolm Turnbull, che aveva chiesto il voto anticipato per rafforzare il proprio governo, sembra essere stato superato dai laburisti. Ma nessuno dei due partiti raggiunge la maggioranza necessaria per governare. (The Guardian)

DA ORIENTE A OCCIDENTE. GUERRA ED ECONOMIA.

L’Arabia Saudita oggi è scossa da una serie di attentati. Oggi pomeriggio un attentatore si è fatto esplodere vicino al consolato americano a Jeddah. Più tardi, un altro attacco suicida ha colpito Medina, la seconda città più sacra per l’Islam. L’attentato, compiuto fuori dalla Moschea del Profeta, ha ucciso quattro persone. In contemporanea altre due esplosioni hanno colpito un’altra moschea nella città orientale di Qatif. Gli attentati, per il momento, non sono stati rivendicati da nessuno. (Al Jazeera)

Iraq. Ieri più di 200 persone sono morte in un attacco suicida che ha colpito la zona commerciale di Baghdad. L’attentato, il più sanguinoso di quest’anno, è stato rivendicato dall’ISIS. (Al Jazeera)

Bangladesh. Sono 20 i morti nell’attentato di venerdì scorso a Dhaka, di cui nove italiani, sette giapponesi, tre bengalesi e un adolescente indiano. Gli attentatori erano tutti bengalesi, provenienti da famiglie ricche e ben istruiti e si dicono affiliati all’ISIS. (Al Jazeera)

Commenti