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L’Argine mondo: L’Europa dice no alla Cina come economia di mercato

DA ORIENTE A OCCIDENTE. GUERRA ED ECONOMIA.

Il Parlamento Europeo ha votato ieri contro il riconoscimento, da parte della UE, della Cina come economia di mercato. Pechino afferma che l’accordo del 2001 per entrare nel WTO darebbe alla Cina lo status di economia di mercato entro il dicembre 2016. Questo status renderebbe più difficile per le imprese del blocco europeo la protezione delle proprie industrie da pratiche commerciali sleali. Le industrie europee lamentano che Pechino utilizza aiuti di stato per aumentare l’export e battere la competenza d’oltremare e che l’economia cinese è ancora controllata dallo Stato. La risoluzione di ieri del Parlamento Europeo – approvata con 546 voti a favore, 28 voti contrari e 77 astenuti – afferma che, a meno che non adempirà a tutti i criteri necessari per essere considerata un’economia di mercato, le esportazioni della Cina dovranno essere trattate come “non standard” (The Wall Street Journal). Questo voto sottolinea, ancora una volta, le difficoltà dell’Europa nel difendere la propria economia da un mercato globale sempre più aggressivo e che gioca al ribasso su tutto, tranne che sul profitto. C’è chiaramente un filo rosso fra la risoluzione votata dal Parlamento Europeo e lo stato di crisi in cui versano i colloqui sul TTIP.

La Danimarca vuole vietare l’ingresso nel paese a chi ha promosso il terrorismo o anche solo espresso una visione anti-democratica della società. Legittima la prima scelta, molto problematica la seconda, che collega la lotta all’estremismo a una limitazione della libertà di parola. E che crea un pericoloso precedente: oggi, infatti l’obiettivo, indiscutibilmente giusto, sono i jihadisti, ma per cambiare bersaglio basta poco. Semplicemente una maggioranza diversa. (Politico)

Stati Uniti. Documenti recentemente declassificati danno maggiori dettagli sull’inchiesta della commissione sull’11 settembre in merito all’Arabia Saudita e rivelerebbero connessioni fra ufficiali sauditi di basso livello e un network terrorista nella California del Sud collegato agli attentati del 2001. (The Guardian)

Mustafa Badteddine, uno dei più importanti comandanti di Hezbollah, è rimasto ucciso in un’esplosione all’aeroporto di Damasco. Media libanesi e israeliani hanno subito suggerito che l’esplosione potrebbe essere stata causata da un bombardamento aereo condotto da Israele. La notizia al momento non è confermata da fonti ufficiali. (The Guardian)

MASSA E POTERE. DA SPONDA A SPONDA.

Francia, riforma del lavoro. Il ricorso da parte del Governo francese all’articolo della Costituzione (il 49.3) che permette di far passare le leggi senza il voto del Parlamento ha avuto violente conseguenze: decine di migliaia di manifestanti, scontri in tutto il paese e una mozione di sfiducia contro il Governo (fallita). (Politico)

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