
L’Argine mondo: L’ISIS perde terreno in Siria e in Iraq, avanza invece in Libia
DA ORIENTE A OCCIDENTE. GUERRA ED ECONOMIA.
Secondo un rapporto dell’ONU, l’ISIS sta perdendo terreno in Siria e in Iraq, ma ne guadagna in Libia – per cercare, da lì, di espandersi in Africa. (Al Jazeera)
Iraq. Durissima resistenza dell’ISIS all’assalto dei soldati iracheni per liberare la città di Falluja dalla morsa dello Stato Islamico. Dopo una settimana di operazioni il corpo speciale iracheno, appoggiato dall’esercito statunitense, non è riuscito a raggiungere il centro della città ed è ancora nelle zone più periferiche. Le milizie dell’ISIS stanno rispondendo con violenza e almeno 130 soldati iracheni sono rimasti uccisi negli scontri (Al Jazeera). Inoltre, le forze Peshmerga e irachene hanno lanciato un’offensiva per riconquistare i villaggi iracheni controllati dall’ISIS e aumentare la pressione vicino a Mosul. Queste azioni fanno parte dell’Operazione di Liberazione del Ninive, la prima di una serie di battaglie volte a rinconquistare la provincia settentrionale di Ninive, una zona molto ricca e variegata dal punto di vista culturale e religioso a 400 chilometri a nordovest di Baghdad. (Al Jazeera)
Siria. Le Forze Democratiche Siriane, coalizione appoggiata dagli Stati Uniti e guidata dal gruppo armato curdo YPG, stanno cercando di conquistare la città siriana di Manbij, sospettata di essere una delle rotte da cui lo Stato Islamico fa entrare dalla Turchia i propri rifornimenti. Strappare Manbij all’ISIS e avanzare verso Jarablus comprometterebbe seriamente – ma non del tutto – la capacità del gruppo terroristico di rifornirsi. Questa offensiva guidata dalle forze curde ha, però, incontrato la resistenza della Turchia. (Al Jazeera)
La Turchia ritira il proprio ambasciatore a Berlino perché il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha approvato una risoluzione che definisce “genocidio” quello perpetrato contro gli armeni nel 1915. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, all’inizio della settimana, prima del voto, ha chiamato la cancelliera tedesca Angela Merkel per dirle di utilizzare il “buonsenso” e che, se approvata, una simile risoluzione “danneggerà le future relazioni diplomatiche, economiche, di affari, politiche e militari tra i due paesi”. Il voto era già stato rimandato di un anno proprio a causa delle tensioni fra la Turchia e la Germania. (Politico) (Per approfondimenti: Massimiliano Fanni Cannelles, “Massacro degli armeni, fu genocidio anche per il parlamento tedesco, L’Argine)
Il raid di Al-Shabab sull’hotel di Mogadiscio si conclude con 16 morti, fra cui 2 parlamentari, e almeno 55 feriti. L’attacco di mercoledì è l’ultimo di tanti attacchi perpetrati da parte del gruppo terroristico contro la capitale somala. (Al Jazeera)
MASSA E POTERE. DA SPONDA A SPONDA.
Manuel Valls dichiara: la Francia non è nel caos. La riforma può essere migliorata, ma non si può tornerare indietro sull’articolo 2, ossia l’articolo che prevede di far prevalere gli accordi aziendali su quelli di categoria, considerato il cuore del Jobs Act d’oltralpe. Intanto continuano gli scioperi a oltranza, che stanno bloccando il settore energetico e quello dei trasporti. (The Guardian)
Jeremy Corbyn contro il TTIP. Il leader del Labour dice che, se dovesse diventare Primo Ministro, bloccherà l’accordo fra Unione Europea e Stati Uniti prima che diventi effettivo. Inoltre, adesso, ha intenzione di lavorare con i Conservatori ribelli e i nazionalisti scozzesi in parlamento per contrastarlo. La sua presa di posizione farà sicuramente infuriare i sostenitori della campagna “Remain” (contro la Brexit) che hanno fatto dell’opportunità dell’Unione Europea di siglare un accordo con Washington una delle loro argomentazioni principali. (Politico)
La Commissione Europea vuole che gli Stati Membri abbraccino la sharing economy e, per questo, ha inviato, ieri, una raccomandazione su come regolare queste attività. La commissaria per il mercato interno Elzbieta Bienkowska ha dichiarato: “La sharing economy è un’opportunità per i consumatori, gli imprenditori e le attività commerciali – a patto che ci muoviamo bene. Se permettiamo che il nostro mercato unico venga frammentato da divisioni nazionali o addirittura locali, l’Europa come insieme rischia di perderci”. Paesi come la Francia, la Spagna e città come Berlino hanno applicato restrizioni a servizi tipo Uber e Airbnb, spesso per aiutare i tassisti o il settore alberghiero. La Commissione ha sottolineato che le leggi esistenti, come ad esempio la direttiva sull’e-commerce, dovrebbero essere utilizzate per regolare la sharing economy. (Politico)
La Commissione Europea manderà un’opinione alla Polonia, perché non sono stati fatti passi avanti in merito alle leggi volute dal governo di destra polacco per il controllo dei media e per depotenziare la Corte Costituzionale, leggi ritenute liberticide dai vertici europei. Il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, aveva provato, tramite visite e una recente telefonata al primo ministro Beata Szydlo, a dialogare con i vertici polacchi, ma le risposte sono state ostili. Il leader del partito di governo, Legge e Giustizia, Jaroslaw Kaczynsky, ha minacciato di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea se le “ingerenze senza precedenti” verso uno Stato membro continueranno. I 28 commissari hanno quindi concordato, durante la loro riunione settimanale, di mandare una “opinione” a Varsavia, primo passo di un processo che potrebbe vedere sospesi i diritti di voto della Polonia all’interno dell’Unione Europea. “Nonostante i nostri migliori sforzi – ha commentato Timmermans – non siamo ancora riusciti a trovare una soluzione”. Il primo ministro polacco ha così commentato i fatti: “Un’opinione è un’opinione e non ha nessuna influenza sulle decisioni prese a Varsavia”. La situazione di stallo sembra destinata a perdurare. (Politico)
Brasile. Inizia il processo di impeachment contro la presidente sospesa Dilma Rousseff, che si dice sicura della propria posizione e annuncia che combatterà fino alla fine contro le accuse di avere manipolato il budget dello Stato durante l’ultima campagna elettorale. (Al Jazeera)
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L’Argine Mondo torna lunedì 6 giugno.