La partita delle banche, vincitori e vinti
Il CdA di Intesa Sanpaolo è disposto ad acquistare “certe attività e passività e certi rapporti giuridici facenti capo a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, purché a condizioni e termini che garantiscano la totale neutralità dell’operazione rispetto al CET1 ratio e alla dividend policy”. Questo laconico comunicato avvia a soluzione la crisi oggi…
Visco e vigilanza
Mentre le parole del Governatore Ignazio Visco su economia italiana e finanza pubblica sono passate con generale consenso, più sofferta è stata la parte sul credito e la vigilanza. Visco inizia parlando della Bad Bank – sostenuta dal 2013 – per gestire col supporto pubblico i crediti deteriorati. Un intervento all’epoca impedito dalla Commissione Europea…
I richiami di Ignazio Visco e una politica responsabile
Le Considerazioni finali del Governatore Ignazio Visco del 31 maggio sono le ultime del suo mandato che scade in autunno. In dubbio la sua riconferma, anche se può contare sull’appoggio del Presidente BCE, Mario Draghi, non a caso presente all’assemblea e del Presidente della Repubblica. Come di consueto i temi spaziano dall’economia mondiale a quella…
Alitalia, nuda e cruda
Alitalia ha i costi fuori controllo: perde quasi due milioni di euro al giorno. Un’ora di volo Alitalia costa il 35% in più rispetto a Ryanair. Dal 2008 la compagnia ha bruciato circa 7,5 miliardi di risorse private e pubbliche. All’epoca Alitalia contava 21 mila dipendenti; Air France la avrebbe acquistata tagliando 2.000 persone. Sull’onda…
Def 2017, sarebbe semplice
Col DEF 2017 il Governo conferma gli obiettivi di riduzione del deficit pubblico verso lo zero nei prossimi anni, con effetti positivi anche nel rapporto debito/Pil. Il deficit scende al 2,1% nel 2017 (con la manovra correttiva), all’1,2% nel 2018 (senza richieste di flessibilità prima della legge di bilancio) e allo 0,2% nel 2019. Il…
Def 2017, come spingere la palla in avanti
Il governo ha varato il Documento di economia e finanza (DEF), ancora da completare per le divergenze ancora esistenti nella maggioranza, per correggere innanzitutto i conti dei 3,4 miliardi, richiesti dalla Commissione Europea. Un documento importante sia per l’attualità stringente sia per una visione delle prospettive della politica economica del governo nel prossimo triennio, attraverso…
Weidmann-Draghi, botta e risposta sulla politica monetaria della Bce
Nei giorni scorsi è riemersa la polemica del Presidente della Bundesbank, Jens Weidmann verso la politica della BCE. Prima di entrare nella questione, un riassunto, per i non esperti, del tema di cui si parla. Semplificando molto, per la sua politica monetaria espansiva la BCE usa due strumenti: il tasso di interesse al quale finanzia…
Di flessibilità in flessibilità?
Puntualmente, a fine marzo, come tutti gli anni delle ultime due legislature, si annuncia la richiesta di rinvio del percorso di risanamento del debito pubblico italiano, inutilmente scolpito in Costituzione con l’introduzione dell’obbligo del pareggio di bilancio. Entro il 10 aprile, il Governo, presieduto da Paolo Gentiloni, dovrà presentare in Parlamento il Documento di Economia…
La “bufera” Dijsselbloem: come stare insieme in Europa
La “bufera” per la lista sulle donne dell’Est su Rai Uno è stata immediatamente sostituita nell’indignazione generale, allargata ai paesi dell’Europa del sud, per le parole di Jeroen Dijsselbloem – la pronuncia corretta dovrebbe essere “Jerùn Daiselblùm” – presidente dell’Eurogruppo. Queste le parole “incriminate”, contenute in una intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Durante la crisi…
Due notizie buone e una cattiva (per l’Italia)
Due notizie buone accanto a una cattiva. In Olanda il partito di centrodestra del premier Mark Rutte ha vinto le elezioni politiche, fermando il partito di estrema destra antieuropeista di Geert Wilders, la cui possibile affermazione aveva messo in allarme i mercati per un possibile effetto contagio su altri Paesi europei, alle prese con importanti…
Il giudizio negativo di Bruxelles sulle manovre finanziarie italiane
L’articolo 126 del trattato sul funzionamento dell’Unione stabilisce che la Commissione esamini la i bilanci dei singoli Stati membri sulla base dei criteri seguenti: a) se il rapporto tra deficit pubblico e PIL supera il 3% b) se il rapporto debito/PIL supera il 60% salvo che questo rapporto non mostri un soddisfacente avvicinamento verso tale…
Debito pubblico: come se ne esce
Il Trattato di Maastricht prevede che, in presenza di un rapporto debito pubblico/PIL superiore al 60%, i governi devono impegnarsi a riportarlo, con ritmo adeguato, entro il limite. Nei primi anni dell’euro il parametro arrivò a quasi il 100% del PIL. Dal 2007 a oggi il debito è salito al 133%, per gli elevati deficit…