Le elezioni tedesche viste dalla stampa tedesca
Proponiamo una breve rassegna delle analisi più interessanti uscite sulla stampa tedesca a commento dei risultati delle elezioni. — La Merkel ottiene il quarto mandato, ma a che prezzo? | Der Spiegel, Philipp Wittrock […] La Merkel può mantenere il suo lavoro di cancelliera, l’obiettivo strategico – come lo chiama la stessa Merkel – è…
Se 9 milioni di persone vi sembrano poche
La mia prima lezione universitaria risale al 23 settembre 2002, 15 anni fa. Ero al corso di scienza politica del Prof. Pasquino ed era il giorno successivo alle elezioni tedesche. Contro molti pronostici e nonostante il forte calo rispetto al 1998 che aveva visto la prima storica vittoria della sinistra nella Germania unita, la SPD…
Wolfgang Münchau: l’SPD ha bisogno di un periodo di riflessione, all’opposizione
Alla luce del risultato delle elezioni tedesche, riproponiamo un articolo di Wolfgang Münchau del 17 settembre, pubblicato sul Financial Times, sugli errori dell’SPD. Münchau preconizzava un “imminente disastro” per l’SPD, cosa che domenica si è puntualmente verificata: il peggior risultato dal 1945! — L’imminente disastro elettorale per il partito socialdemocratico tedesco mi ricorda la nota definizione…
Verso Qexit, istruzioni per l’uso
Per contrastare il decennio di crisi finanziaria ed economica mondiale, le quattro più importanti banche centrali (Federal Reserve, BCE, Bank of Japan e Bank of England), hanno inondato i sistemi finanziari di liquidità a basso costo con le diverse versioni di quantitative easing ancora in atto. Nell’Eurozona, in particolare, proseguiranno, almeno fino al prossimo dicembre,…
Turchia, dove il giornalismo è un crimine
Il 24 luglio è la Giornata della libertà di stampa in Turchia. O meglio, sarebbe. Perché è una giornata che non viene celebrata da anni, e viene solo ricordata dalle associazioni dei giornalisti. Quest’anno, poi, è ancora più carica di significato per una coincidenza che risulterebbe quasi ironica, se non fosse per la gravità della…
Ce la farà il neopopulista Renzi?
Recentemente Renzi ha indicato il contenuto politico di una sua precedente dichiarazione, l’intenzione di andare alle elezioni politiche senza alleati. Ho definito tale contenuto come parte di un passaggio sostanzialmente populista. In assonanza netta al complesso delle destre europee, Renzi, infatti, ha anche dichiarato questi due obiettivi: primo, di non fare del fiscal compact lo…
Deficit spending, la ricetta che non fa guarire
Da quando è entrata in vigore la moneta unica, l’Italia si è caratterizzata per i continui rinvii della politica di rigore nei conti pubblici per ridurre l’elevato debito pubblico. Ciò fu alla base della decisione di ammetterci, fin dall’inizio nell’Eurozona, avendo i nostri partner ritenuto credibile la promessa di porre fine alle politiche di deficit…
Luigi Vinci: Alla vigilia di una renziana svolta populista. Nove cose da fare
Dal monetarismo di destra neoliberale al neopopulismo europeo di destra: la metamorfosi in gestazione di Matteo Renzi. Alla quale va reagito in modo serio e adeguato Non mi pare che si stia prestando attenzione adeguata ai passaggi in corso negli orientamenti e nei comportamenti di Matteo Renzi: pesantemente attardati come siamo dal tentativo di…
Rosa Fioravante: per battere la pesantezza della sinistra
È uno sforzo enorme: non solo di superamento di storiche inimicizie (alcune recentissime) ma anche di uscita dai frame del discorso dominante e di innovazione politica che ne imponga di propri. Richiede visione strategica e capacità tattica. Soprattutto, richiede la presa di coscienza che fare la cosa giusta
L’effetto Corbyn, di Manuel Castells, La Vanguardia
Mentre si estinguono i partiti politici che hanno inseguito le larghe intese e le politiche centriste (come il Pasok in Grecia, il Partito Laburista in Olanda e il PS in Francia) si aprono nuove strade per le forze di sinistra, che dimostrano come «la decadenza della socialdemocrazia non sia inevitabile, ma questa deve rimanere fedele…
Ciocca a Fondamenta: i miei sogni per l’Italia e l’Europa
La trascrizione dell'intervento di Pierluigi Ciocca, banchiere ed economista, vicedirettore generale della Banca d'Italia dal 1995 al 2006, a Fondamenta, la kermesse di Articolo Uno-MDP, dove con Pier Luigi Bersani e Massino Giannini si è confrontato su "L'Italia e le scelte da compiere".
Enrico Rossi: E’ finita la litania “né di destra né di sinistra”. Buona notizia cambio di rotta Spd
Nella generale tempesta che attraversa l’Europa e che vede protagonista il socialismo europeo, le elezioni tedesche ci restituiscono almeno due buone notizie. La fine delle larghe intese e la conseguente decisione della Spd per l’alternativa e l’opposizione alla Merkel. Il grande interrogativo riguarda invece il successo di Afd. Occorre cautela nel definire questa forza politica…