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Nella foto: Enrico Rossi

L’aggressione a Enrico Rossi fa riflettere

Una politica che non mette al primo posto la serenità di tutti, amici e avversari, è una politica che prima o poi perde. Perché, ve lo voglio rivelare, arriva anche in politica il Settimo cavalleggeri forte, determinato, con soldati animati da pietas e comandanti lungimiranti. Perché i violenti, gli arroganti, quelli che insultato gli avversari, non hanno idee. E quindi non hanno futuro

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Perché le banche sono migliori dei banchieri

Visti i precedenti, il nostro sistema politico potrà/vorrà liberarsi dei banchieri amici o sarà allettato dall'idea di controllare direttamente il sistema bancario? Le dichiarazioni del Governo si muovono verso il mantenimento dello "status quo", privilegiando soluzioni "di mercato" e con limitati impiego di fondi pubblici.

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Caporalato, lo schiavismo di casa nostra

Le nuove forme di caporalato sono forme di vero e proprio schiavismo. E’ un esercito di invisibili, costretti a vivere in condizioni a volte inumane a cui sino ad ora è stata dedicata scarsa attenzione. Riconoscersi quali eredi delle lotte di Giuseppe Di Vittorio, non basta più. Di Vittorio va declinato, non citato.

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Se il Pd ripartisse dal Sud per ritrovare il filo della propria esistenza ed utilità?

Il Mezzogiorno non può più aspettare. La disoccupazione è troppa e mancano politiche pubbliche e investimenti. Forse se il PD e la sinistra ripartissero di qua' troverebbe il filo della propria esistenza e utilità e capirebbe anche perché perde credibilità, voti ed elettori.

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Utøya, la vita cambiata dopo la strage, ma non l’impegno politico

Bravehearts, di Kari Anne Moe, è un film del 2012 che racconta la vita di due ragazze, Sana e Johanne, appartenenti, rispettivamente, alla giovanile del partito socialista norvegese e alla giovanile del partito laburista norvegese. I fatti di Utøya cambieranno per sempre le loro vite, ma non il loro impegno politico.

People mourn next to flowers in front of Utoeya island northwest of Oslo...People mourn next to flowers in front of Utoeya island, northwest of Oslo July 25, 2011. At least 93 people are dead after a gunman dressed in police uniform opened fire at a youth camp of Norway's ruling political party on Friday in Utoeya island, hours after a bomb blast in the government district in the capital Oslo. According to local media, four or five participants at the youth camp are still unaccounted for.   REUTERS/Fabrizio Bensch (NORWAY - Tags: CIVIL UNREST CRIME LAW)

Il ricordo di Utøya, per non dimenticare

Era il 22 Luglio del 2011, avevo preso la tessera dei Giovani Democratici da soli 7 mesi.  Avevo 14 anni, mi ero iscritto ai Giovani Democratici grazie ad una semplice frase che avevo sentito in un film su Don Milani :” Ho capito che il mio problema è uguale a quello degli altri. Sortirne insieme…

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I want my democracy back

Il dilemma non è democrazia o barbarie, ma socialismo o barbarie. Smettere di ignorare che questi siano i termini è il vero nodo politico; esso è tutto in capo non a chi non possieda gli strumenti per comprenderlo, ma a chi si crede benpensante e benpensante non è.

Rossi rivoluzionario

La “follia” rivoluzionaria di Enrico Rossi

Nestore Pirillo, professore emerito di Storia della Filosofia a Trento, allievo di Sarte, scrive sul libro di Enrico Rossi "Rivoluzione socialista. Idee e proposte per salvare l'Italia". Rossi, "con accento erasmiano - scrive Pirillo - compara la propria scelta di concorrere alla segreteria del PD ad una follia".

Erdogan arringa la folla

Golpe fallito, Erdogan si rafforza

In Turchia fallisce il golpe militare. La gente scende in piazza e i soldati si ritirano. Il Paese è nel caos, almeno 90 morti e oltre 1500 golpisti arrestati e rimossi 5 generali e 29 colonnelli. Il potere sempre più assoluto del presidente Recep Tayyip Erdoğan ne esce rafforzato

L'esercito turco blocca il passaggio sul ponte sul Bosforo a Istanbul, 15 luglio 2016
Gokhan Tan/Getty Images)

La notte del colpo di stato in Turchia

I carri armati sono scesi per le strade ad Ankara e Istambul e jet F16 hanno sorvolano le città a bassa quota. Bloccati i media e i social network. lo stato maggiore delle forze armate turche ha annunciato di aver "preso il potere in Turchia per proteggere la democrazia e ristabilire i diritti civili".