Frecciarossa poco rossa
Frecciarossa poco rossa. La lotta dei pendolari e le crepe nell'ideologia del mercato.
Armonizzare, una questione di qualità
I commenti e le reazioni alla sentenza della Corte Costituzionale sul cosiddetto Italicum hanno già ampiamente illustrato quale sia la normativa elettorale “residuale”, ossia le regole che sarebbero oggi in vigore se si dovesse andare a votare. Non occorre quindi qui illustrare in dettaglio le caratteristiche dei due (diversi) sistemi elettorali (per la Camera e…
Socialismo e sinistra. Le istanze prima delle etichette
Come far ripartire un dibattito interno al campo progressista, si è chiesto Lorenzo De Sio l’11 gennaio su Repubblica? Un dibattito per ora flebile, attento solo al tatticismo, incapace di affrontare le attuali debolezze della sinistra e ancor meno di coinvolgere suoi elettori. L’auspicio è che il dibattito mancante si sviluppi lungo la strada che…
La critica razionale al capitalismo si chiama socialismo e democrazia
Certamente, per ricostruire la sinistra, al primo posto stanno i contenuti e i valori e, aggiungo, i gruppi sociali che si vogliono rappresentare e tutelare. Tuttavia anche le parole e i simboli hanno il loro. Come recita un famoso vecchio adagio, la rosa sta prima del nome ma noi possediamo solo i nomi. Simbolo, inoltre,…
Enrico Rossi: “Il Pd alle elezioni di Palermo non rinunci al proprio simbolo”
Nelle prossime amministrative si voterà anche a Palermo. Enrico Rossi, presidente della Toscana e candidato alla segreteria del Pd, aderisce alla lettera scritta a Matteo Renzi nella quale un gruppo di oltre 200 iscritti e simpatizzanti chiede che intervenga affinché il PD si presenti a Palermo col proprio simbolo.
L’insostenibile leggerezza di Renzi
Si corre il rischio di dare una valutazione superficiale dell’intervista di ieri a Repubblica di Renzi, se non la si leggesse con la necessaria attenzione. Il rischio di non scorgere nulla di significativo, nulla circa un’idea di partito, di sinistra e di sinistra di governo. Invece c’è molto e molto illuminante. La cosa più evidente…
Prove tecniche per il partito renziano
Renzi ha “autocriticato” gli elettori che non hanno capito il suo governo. Per sé e per la sua sua squadra ha riservato solo la responsabilità di non aver spiegato bene le meraviglie di quello che ha fatto in mille giorni. La cosa più singolare è che tutti i giornali hanno titolato sull’autocritica di Renzi solo…
Diario romano: i primi passi di “democraticisocialisti”
Sabato è nata a Roma l'associazione “democraticisocialisti” che ha l'obiettivo la creazione di un'area politica interna ed esterna al PD per sostenere la proposta della “Rivoluzione socialista” avanzata in questi mesi da Enrico Rossi, candidato alla segreteria del Partito Democratico, in vista del prossimo congresso.
Il Pd dopo il referendum? Aria nuova, umiltà e ricollocazione a sinistra
Dopo il referendum del 4 dicembre, sondaggisti, istituti di analisi dei flussi elettorali hanno fornito valutazioni molto chiare sul voto. Manipolare i dati è solo un’opera truffaldina e politicamente disperata così come appropriarsi dei risultati non si contribuisce a dare una lettura adeguata al voto. Malgrado la chiarezza e l’entità di questo voto, ho letto,…
Perché il Pd possa ritrovarsi come comunità
Per capire dove siamo dobbiamo capire da dove veniamo. Vent’anni di Berlusconismo uniti a una crisi economica e sociale profonda sono sfociati da una parte nei Vaffa di Grillo dall’altra nella rottamazione di Matteo Renzi. In questi anni nel panorama internazionale, le destre, spesso alleate con una Sinistra sottoposta ideologicamente ad esse, hanno costruito l’ideologia…
La sfida socialista nel prossimo congresso, per non andare alla deriva
Lunedì, in fondo, è successo niente. Abbiamo un non-governo, abbiamo un non-partito. Il primo deve, in fondo, fare quello che gli si chiede: poco e portare il paese alle elezioni senza provocare sfracelli. Il secondo ha avviato nel modo peggiore una confusa campagna congressuale. Gentiloni ha messo su una squadra fotocopia di quella precedente con…
Analisi del voto o nascondere la testa nella sabbia?
Non basta essersi speso per il Sì, in Toscana e in giro per l’Italia. Non basta che il Sì in Toscana abbia vinto con più del 52% (una delle tre sole regioni dove si è affermato, insieme all’Emilia Romagna e al Trentino Alto Adige). Al segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini non basta…