Pietra d’inciampo del sistema
Un filo corre all’interno del PSE: è un filo rosso. Divide i blariani fuori tempo massimo, fautori dell’aggiustamento a margine delle logiche di mercato e i “socialisti di ritorno” pentiti della deriva antipopolare assunta dai loro partiti. Divide i convinti della “identity politics” cioè la difesa delle minoranze e di segmenti di popolazione in quanto…
Enrico Rossi: “La nostra battaglia”
Pubblichiamo l'intervento con cui Enrico Rossi ha aperto la manifestazione al Teatro Vittoria, a Roma, per la presentazione della sua candidatura alla segreteria del Pd e il lancio dell'associazione "democraticisocialisti". Alla manifestazione hanno preso parte anche Roberto Speranza e Michele Emiliano.
La vera storia di Abdullfattah Jandali, immigrato siriano
Trump vieta l'ingresso ai siriani per paura del terrorismo. Eppure l'immigrazione siriana negli USA non gli ha proprio fatto un danno. La storia di Abdullfattah Jandali.
La nuova strada del Pd: basta poco, ribaltarlo ideologicamente
Nelle ultime settimane innumerevoli “leader” nazionali e locali del Partito Democratico discutono e spiegano come dovremmo uscire dalla crisi della Sinistra e del Partito Democratico. Quattro le strade su cui ci si è incamminati. La prima è di chi dice che bisogna andare subito a votare (sono i renziani della prima ora); la seconda di…
2017: cantieri, buoni propositi e giochi d’azzardo. Ma prima i fondamentali
La fine dell’anno e l’inizio di un nuovo anno sono da sempre il momento dei bilanci e delle aspettative. La politica non è esente da questa pratica ed anche a sinistra si fatica a seguire l’insegnamento di Antonio Gramsci che 101 anni fa, scagliandosi contro la ripetitività dei buoni propositi del Capodanno, li descriveva come…
Renzi sconfitto dal “patriottismo costituzionale”
Come mostrano le prime analisi sui flussi di voto, nessuna motivazione può essere considerata esclusiva o dominante. Ma le prevalenti sono sicuramente due: uno scatto di difesa e di “patriottismo costituzionale” e una reazione di protesta e di rifiuto nei confronti del governo e della stessa personalità di Renzi.
Viva il referendum, “Quién sabe?”
«Quién sabe?» chi lo sa, dice El Cruncho prima di ammazzare Bill Niño. Poi dà i soldi a uno del popolo che c’era lì e gli dice «non comprarte pan, compra dinamite» e scappa. Chi lo sa il referendum? Prima del voto e di qualsiasi commento, dico: viva il referendum. Ci fa una domanda spesso…
The Economist: “Italiani, non fatevi ricattare”
L’Economist è stato fondato nel 1843. Il suo orientamento politico è il liberismo economico, di stampo centrista. Dal 12 agosto 2015 Exor, la holding della famiglia Agnelli, è diventata il primo azionista del settimanale economico inglese passando dal 4,7% al 43,4%. L’attuale direttrice è Zanny Minton Beddoes. L’articolo che pubblichiamo, Per The Economist, è senza firma…
Non “basta la mossa”
Ha ragione Giorgio Napolitano, questa riforma non contiene nulla di miracolistico. E’ comunque un primo utile passo in avanti. Non ci sto al giochino dei “se”. Per me non basta la mossa. E’ così che difendo la Costituzione e la legalità formale che la ispira.
Brexit, Trump e la nostra occasione persa
Molti analisti politici stanno paragonando i voti su Brexit ed elezioni americane a quello sul referendum italiano del 4 dicembre. In ultimo, il prestigioso Wall Street Journal che l’altro ieri, 16 novembre, titolava “Dopo Trump e Brexit, tutti gli occhi sono sul referendum costituzionale italiano – il voto del 4 dicembre è la prossima opportunità…
La sfida del Pd: trovare la risposta ai populismi e ai nazionalismi
Sull’Europa, Italia compresa, aleggia uno spettro che è il nazional-populismo. La recente vittoria di Trump e il suo potenziale elettorale sottovaluto da tutti gli esperti, sono stati un messaggio ai vari leader populisti europei: svegliatevi, parlate alla working poor class; rifiutate l’Europa, attaccate tutti e cosi vincete. Non è, infatti, un caso l’entusiasmo innescato dalla vittoria…
Vi spiego la “botta”
Sollecitato dai miei amici italiani e dopo essermi preso una pausa di 24 ore per assorbire pure questa botta, metto insieme le mie riflessioni sulla sconfitta dell’otto novembre. Non sono un politologo ne’ un sociologo. Ho votato per Hillary Clinton. Faccio il chirurgo per vivere. A chi si chiedesse chi diavolo sono: vivo negli Stati…